giovedì 7 agosto 2014

1 + 1 = 4



E' iniziata una fase nuova, della mia vita, e di solito le novità arrivano con un vento che brilla di eccitazione e timore insieme. Specie questa volta. L'idea che d'ora in avanti un altro essere umano possa dipendere da me mi atterrisce e spaventa. Cosa succederà, se io non sarò all'altezza? Se dovessi stancarmi, se capissi di non essere adatta a questo lavoro? Non puoi certo licenziarti, dal ruolo di madre. Non credo. Che io sappia, non si può. E inoltre ci sono...mille divieti. Niente fumo. Niente alcol. Niente bicicletta. Ieri Jude mi ha persino detto che prima e dopo la nascita del bambino dovrò andare a casa. Anche se vorrò andare a lavoro...non posso. Non mi è consentito. Ogni "no", ogni "non puoi", ogni "non devi" è come se risucchiassero via l'aria dai miei polmoni, togliendomi spazio e libertà. Non voglio che mi si fraintenda...io sono felice, di questo bambino. E' solo che non pensavo vi fossero cosi tante complicazioni. E non credevo che avrei avuto cosi tanta paura che il meraviglioso equilibrio costruito con Neal, con le persone che amo, finisse in frantumi. Ogni tanto ho il cuore in gola, al pensiero che il cucciolo ci allontani, anzichè avvicinarsi. A parlarne con lui, via messaggio, mi sono presa solo un rimbrotto. Neal è felice. Sto cercando di ricordare com'era Leon, quando sua moglie aspettava i bambini. Eppure non mi pareva, cosi contento. Mi ha fatto recapitare a casa un mazzo di rose rosse, il congelatore trabocca di gelato alla vaniglia, e la sera si addormenta con la mano sulla mia pancia, sorridendo come se gli avessero detto che Natale quest'anno arriva prima. Inoltre lavora di meno. Molto di meno. Passa più tempo a casa con me. Dice che sono più bella del solito, e oltre a dirlo me lo dimostra. Credo che anche se non fossi incinta, dopo questi ultimi giorni insieme lo sarei senza ombra di dubbio. Vorrei tanto parlare con la nonna, perchè sono sicura che lei scaccerebbe via le mie paure.  Eppure non mi riesce di sognarla. Che strano. Solitamente mi bastava desiderarlo con intensità. 

Non volevo essere...non volevo rovinare nulla, la scorsa volta. E' un bel momento anche per me, e non vorrei che tu capissi che non sono felice del bambino, di noi due, o di quello che stiamo facendo. Solo, di tanto in tanto, l'animo da zingarella fuggiasca torna ed io sento paura. E per me è naturale, parlarti delle mie paure. Di solito mi basta guardarti, per non avere più timori o insicurezze. E' sempre stato cosi. E ti prometto che eviterò di fare pensieri o paturnie che possano sciupare l'esperienza a entrambi, ok?

Tu non hai rovinato nulla ed io non stavo scherzando, Djali. Tu mi stavi parlando di quello che il bambino potrebbe o meno levare alle tue liberta’, ed io ti ho risposto che nel caso ti sentissi costretta per qualche ragione me lo sarei preso io. Non era niente di orribile, anzi. Non so perfettamente cosa pensi che ti pregiudichi, ma io so per certo che riuscirei a badare a lui nel momento in cui deciderai di mettere qualcos’altro prima della tua famiglia.La forza di una famiglia, come la forza di un armata o di un branco, si basa sulla lealta’ reciproca. Ad ogni modo nonostante e’ giusto che mi parli dei tuoi problemi, tendo a bloccarti sul nascere solamente quando credo che siano cose futili ed inutili. Non amo particolarmente parlare di qualcosa che non e’ concreto, ed io sono certo che certe situazioni non avverranno mai e tu sarai ben felice di accogliere questa nuova esperienza, cosi come hai accolto me nella tua vita da Nomade. Credo di conoscere perfettamente mia moglie 

Non erano solo le mie libertà. Erano le nostre. E' che Jude mi ha detto che sarei dovuta stare via dal lavoro anche se non volevo. Per forza. E che lui non avrebbe più smesso di piangere. E tutte queste negazioni, non fare quello, non dire quell'altro...Per un attimo ho pensato che magari io e te non saremmo potuti più essere io e te. Non ti volevo dire che non lo voglio, e che ti toccherà sorbirtelo tu. E Dio, io non metterei niente prima di voi due, nemmeno me stessa. Io sono certa che andrà tutto bene. Specie dopo oggi

Jackson ha avuto una bambina da qualche mese con Alyce..sai tra di noi non ci perdiamo in tante smancerie tipo quanto amiamo le nostre compagne o quanto sia bello avere dei figli. Insomma siamo uomini, giusto un paio di giorni fa’ mi ha detto di aspettarmi un comitato tutto al femminile dalle tue amiche che porteranno stupidi gadget per il bambino ed io gli ho risposto che vi avrei rinchiuse dentro ad una stanza sotto chiave fin quando non avreste finito. Poi mi ha detto che quella cagamerda di sua figlia vomita come una specie di rivisitazione dell’esorcista e roba cosi..Credo che sia stato giusto un tantinello piu brutale di Jude, credimi. Ma Jude non ha idea di cosa significhi avere un figlio, non puo’ averne perche di fatto non ne ha. Cosa vuoi che ne sappia di quello che vuol dire essere un padre O una madre. Insomma, bambolina, i figli degli altri sono sempre un dito al culo, frignano e rompono le palle. Verrebbe da prenderli e spaccargli il cranio contro un marciapiede ma da quello che ho intuito..e’ perche non sono i tuoi. Jax e’ un lupo felice ed appagato, e mi ha detto che sua figlia ed una delle cose piu belle che gli siano mai capitate e sono sicuro che sara’ cosi anche per te. Per quanto mi riguarda io invece gia ne sono convinto. Non c’e’ niente che un figlio prevarichi.. mio padre e mia madre hanno continuato a scopare come ricci anche dopo la nascita di Dakota, a bestemmiare per casa, a cacciare e darsi botte. Certo c’e’ da dire che la nostra comunita’ si prendeva cura di noi, ma a noi non mancano ne’ un branco ne degli amici.Tendi a vedere tutto in maniera un po’ troppo ansiogena bambolina..devi stare qualche mese senza fumare ne bere, ma cosa vuoi che sia rispetto ad una vita per farlo poi? 


A chi mi chiede...perchè io l'abbia sposato, perchè io l'abbia voluto. Di tutte le risposte che potrei dare, solo una mi pare davvero convincente. Per quello che lui riesce a farmi sentire, per il modo in cui allunga una mano, verso il mio cuore, e lo tiene saldo nel palmo. Ne placa le paure, ne stuzzica i desideri. Tra i ricordi più belli, di questa gravidanza, c'è sicuramente il pomeriggio passato nel bosco con Neal. A bisbigliarmi rassicurazioni, sdraiati tra le genziane, con la sua barba che mi solletica la gola e le sue minacce che si interrompono solo per diventare sussurri erotici. Non c'è altro uomo al mondo con cui avrei potuto metter su famiglia. Sarà anche animale, per metà, ma mi pare evidente dal modo in cui riesce a tenermi a bada che per stare con me non si può essere del tutto umani.  Quando mi abbandono addosso a lui, a quelle braccia gonfie di muscoli e di tensione, tra quelle mani che ho visto trasformarsi in zampacce con tanto di artigli, sento che adesso non capiterà nulla di terribile, nulla di orribile. Che niente potrà turbare la nostra felicità. Un bambino non ha mai ucciso nessuno, e per noi non potrà che essere una benedizione. Quanto disturbo potrà mai dare, un bebè?



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Moonie s'interrompe, fissando lo schermo assottigliando le palpebre. "Hai due sacche embrionali, separate". Deglutisce, continuando a fare il suo lavoro nonostante il tremolio alla mano e una voce carica di emozione. Kim  non riesce a capire nulla di ciò che vede ma ha ancora un forte spirito di osservazione. E registra il mutamento nella voce di lei, cosi come ne annota il tremore. Qualcosa che pare metterla in allerta "Cosa? Cos'ho di separato?" Chiede, mentre l'infermiera la ignora e continua la sua ecografia. "Abbiamo una lunghezza cefalopodalica nella norma, sul polo embrionale. La cavità amniotica" E misura, digitando sulla tastiera "E' un centimetro e crescerà ogni settimana" Addio, Moonie. Se prima era felice ora è emozionata, ma senza far scenette come prima quindi saltellare o gridare si limita a sospirare lasciando uscire la sua gioia sotto un'altra forma. Se la mannara snocciola tutta una sequela corposa di termini medici di diverso tipo, lei gira il viso verso Neal "Cosa cazzo dice? E' una vostra lingua?" gli chiede, prima di tornare a guardarla. Il marito scuote la testa, rivolgendosi direttamente all'infermiera "Piccola, io non ho idea di cosa tu stai dicendo..ma a me sembra che questo attrezzo non funzioni tanto bene..". Ha inclinato il viso come un lupo di fronte ad una stranezza mai vista e la stramberia del caso sono le immagini non ben definite su cui lei va’ a misurare delle – robe-. Non per niente con la manona tenta anche di dare un paio di pacche al monitor, neanche dovesse aggiustarlo. Anche Moonie allunga la mano sinistra, alzando il volume dello schermo da cui un duplice battito cardiaco spezza il suo stesso silenzio. "Due battiti cardiaci" Esclama con una felicità nostalgica, da brava romanticona senza speranza, socchiudendo le palpebre affinchè le lacrime possano andarsene dai bulbi oculari, annaffiando le gote e le guance. "Come due battiti?" La prima cosa che Kim pensa è che il piccolo ha due cuori. Povero figlio, nato malformato, lei lo amerà lo stesso con tutta l'intensità dei propri sentimenti. Nel mentre, anche Neal si è scomposto sussurando un "Come scusa?" stranito che trova risposta, da Moonie stessa, poco dopo "Congratulazioni, avrete due bambini" E via(!) apriamo i rubinetti "Sani." Aggiunge sul chiudere della visita, mentre sposta la sonda dall'addome. Le immagini spariscono e pure la Lupa che si allontana, prima appoggiando la sonda nell'apposito braccio laterale del macchinario. Neal è rimasto con le labbra schiuse, da quando lei ha parlato di due battiti cardiaci, battiti che lui e’ evidente non puo ancora ad ascoltare, non senza tutto quell' ambaradam di strumentazioni. Lo sguardo fa da spola fra Kim e la mannara e un  sorrisone a mille denti non tarda ad arrivare "SONO GEMELLI, ho due cuccioli..abbiamo due cuccioli…" Kim è rimasta in silenzio. Perchè, di fatto, la sua mente non è in grado di concepire altro. Finchè non sbotta, terrorizzata "CHE COSA!? NONONO, non è possibile!" Eh si, lei ha un corpo intelligente, e lo sa che vuole UN solo figlio alla volta. E poi sente i battiti, e non capisce niente di che, se non che li dentro c'è davvero qualcuno. Una moltitudine, di qualcuno, a dirla tutta "NEAL TU E IL TUO STUPIDO SPERMA IO VI..." vi niente. Non si sa. Non riesce a finire le frasi. Se ne sta li imbambolata, finchè lo sconcerto non lascia il posto all'ilarità. Il marito, preso dall'enfasi del momento, ha aperto le braccia cercando di recuperare in un colpo solo Moonie e la moglie ancora sdraiata in un abbraccio di gruppo stritola ossa. "Sei sicura che non ce ne sia un terzo? " lo dice sottovoce all’orecchio della bionda, perche lui ne voleva tre in realta’ "NEAL NON E' UN FOTTUTO STADIO, DUE SONO GIA' ABBASTANZA" grida Kim. Si è lasciata travolgere dall'abbraccio di Neal soffocando un "ouch" di dolore di nuovo, rimettendosi sdraiata dal momento in cui Moonie si allontana. E' strano a vedersi su quel viso solitamente austero e poco incline a mostrare al mondo i propri sentimenti, ma se ci si facessero caso anche lui, come la moglie, ha gli occhi un poco lucidi. Non si emoziona facilmente il ragazzone, ne tanto meno si lascia andare in certe smancerie, ma cosa volete farci. E' sempre un neo padre alle prese con due bambini in crescita. Non per niente va' a sbaciucchiarsi il viso di Kim come se non vi fosse un domani "Mia madre l'aveva detto che avevi il bacino largo...e mia madre non si sbaglia mai.."  Lei si lascia baciare, docilmente, sollevando le mani a carezzargli quella barbaccia bionda "Papà, ci sarà un mucchio di sbattimento in più,lo sai?" mormora. Eppure c'è qualcosa, nel modo in cui lo dice, che la fa sembrare la cosa più bella che potesse mai capitarle. Offa, dal canto suo, ha preso a vorticare intorno alla coppia animatamente, e lei va a minacciarlo, in tono sufficientemente alto da essere udito da Moonie, li vicino "Prega Dio, Neal Saunders, che farli uscire sarà divertente come lo è stato farli entrare, altrimenti farò venire il bacino largo pure a te" E poi, solo quando è certissima che Moonie non senta, andrà a sussurrare al suo orecchio un piccolo, sussurrato "Ti amo,cazzo"


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Neal si è alzato per andare in bagno, salvo poi fare una piccola deviazione in cucina per procurarsi una birra. E' nel tornare in camera da letto che nota qualcosa di assolutamente atipico e strano. Nuda, nel letto, abbarbicata a Kim c'è un'altra ragazza. Diciottenne, lunghi capelli castani, se ne sta nuda a dormire accanto alla Strega come se la conoscesse da sempre. Inizialmente, il mannaro piega la testa di lato. Poi da un'occhiata alla birra, probabilmente chiedendosi se quella vecchia megera che si ritrova per moglie non ne abbia edulcorato il contenuto con un allucinogeno. Tira, infine, un'ampia sniffata. A rendere più strano il tutto è che quella tipa che dorme abbracciata alla propria moglie, ha lo stesso odore di lei. Decide, a questo punto, di intervenire.

"Kim"
"..."
"Kim"
"..."
"Kim"
"...mh...shhh"
"Kim, c'è una donna nuda che puzza come te nel nostro letto. Ne sai niente?"

Kim apre gli occhi, di scatto, e nel ritrovarsi abbracciata a quella tipa comincia, ovviamente, ad urlare. Anche la tipa, svegliata di soprassalto, e che sfoggia un paio di occhi molto simili a quelli di Kim, comincia ad urlare. Neal, di suo, in tutto quell'urlicchiare di femmine, solleva la birra a prendere un sorso corposo, riabbassa la bottiglia e fa un poderoso rutto, mettendo fine agli strilli. Sarà, indubbiamente, un'altra lunga notte in casa Saunders.

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La mia aura si è fatta di carne. Per qualche strana magia - operata da Titani che non avendo un cazzo da fare sono spuntati fuori dal laghetto di Bon Temps la scorsa notte - tutte le aure delle Streghe che conosco sono diventate corporee. Joseph, addirittura, ne ha due. Una per ogni elemento. La mia Offa, invece, si è tramutata in una ragazzina diciottenne che ride sempre, fa un sacco di smorfie buffe e non sta ferma un attimo. Non solo. Si struscia addosso, ha voglia di scopare con qualsiasi cosa lei reputi carino (me inclusa) e non fa che aprire le finestre e darsi in comportamenti svampiti. E' una ragazzina, cosa pretendiamo. Ed è la mia aura, insomma...io non sono mai stata un tipo troppo posato. Ma lei è davvero l'eccesso. Ha provato a cucinare per me, e si è bruciata. E mi sono, di riflesso, bruciata anche io. Il che è un problema, perchè se può farsi male con questa facilità chiunque volesse eliminarmi potrebbe prendere di mira lei. Che, voglio dire, non pare la creatura più furba del pianeta visto che basta farle due moine per catturare la sua attenzione. Neal dice che abbiamo lo stesso odore. Sarà. Io l'ho beccato a guardarle il culo,e francamente la cosa non mi piace. Sono...gelosa. Della mia aura? Si, della mia aura. Lo so che è assurdo. E' come essere gelosi della propria mano. O del proprio piede. Ma di fatto, la mia mano e il mio piede non sono esuberanti e disinibiti, giovani e carini e...basta. Domani andiamo alle terme. Ho bisogno di rilassarmi. Ah, ovviamente...nessuno di noi ha la più pallida idea di come fare a far tornare tutto come prima. E le aure non possono distaccarsi dai nostri corpi per un tot di metri. Il che significa che staremo sempre vicini. Molto vicini. Ho bisogno di respirare. 



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