martedì 25 febbraio 2014

Febbraio sta finendo...

Stava rimettendo a posto una borsa quando un biglietto, sottile, è scivolato via dalla tasca esterna fermandosi sul pavimento. Chinandosi nel raccoglierlo Kim aveva letto, sulla superficie chiara del cartoncino spesso, il nome di Daniel. Assieme ad altre credenziali che poco la riguardavano. Si era seduta sul bordo del letto, mentre Offa faceva la spola tra l'interno della camera e l'esterno, data la finestra schiusa. Il pensiero della strega era corso, irrimediabilmente, a qualche settimana prima.

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Maya e Kim avevano trascorso un'intera mattinata, alla Biblioteca di Shreveport. In realtà, la Biblioteca a cui si fa riferimento in questo racconto non è quella comunale, trattandosi della personale collezione di tomi magici di un'amica della Negromante. Stanche, e frustrate per non aver cavato un ragno dal buco in merito alla triste tematica dei Vizi demoniaci, si erano concesse una sosta al primo bar utile. La precettrice stava finendo di ripulire il proprio piatto di waffle quando una mano si era posata, delicatamente, a sfiorarle la spalla. Daniel se ne stava li, occhi più azzurri del solito, giacca e cravatta di ordinanza ed espressione stupita. Non quanto quella di Kim, che dopo aver battuto gli occhi per qualche istante di troppo, incredula, si era alzata in piedi. Le presentazioni di rito, con Maya, erano durate poco. La Negromante si era allontanata con la scusa di andare a pagare, intuendo che fosse il caso di lasciarli soli. Dopo un iniziale, malcelato, imbarazzo era stato l'uomo a prendere discorso

"Sei molto cambiata. E  ti trovo bene, nel complesso"
"In realtà sono sempre stata cosi. Solo, vestita meglio. Ti trovo bene anch'io...che ci fai da queste parti?"
"La mia azienda sta gestendo la compravendita di alcuni terreni per aprire qui una nuova filiale. Io sono stato mandato ad esaminare la zona e..."
"Ok, ho afferrato. Lavoro. Sei qui per lavoro"
"Tu?"
"Io cosa?"
"Perchè sei qui?"
"Per mangiare un paio di waffles"
"..."
"Vivo qua vicino"
"Tipo...che al momento sei accampata in zona?"
"Tipo che ora ho una casa. E un lavoro"
"Che lavoro fai?"
"La veggente"
"Dovevo immaginarlo"

Lui aveva sorriso, ma le labbra di Kim avevano ricambiato meno calorosamente. Era rimasto avvenente e sicuro di sè, con quell'aria da predatore ben impressa nei tratti maschili e gli occhi taglienti, da rapace. Eppure, lei non avvertiva più la scossa che, invece, provava un tempo ad ogni sua occhiata. Lo sguardo dell'uomo si era abbassato sul corpo della donna, fino a soffermarsi sulla mano. Un solo anello. All'anulare sinistro.

"Ti sei sposata?" Stentava quasi a crederci. E il fatto che mettesse in dubbio che una ragazza come lei potesse sposarsi, e mettere su famiglia la irritava. Offa lo odiava. Affezionata a Neal, vorticava attorno a quell'uomo avviluppandone il collo come se volesse strangolarlo. Ma Kim rimaneva calma, per lo meno esternamente.

"No. Ma ho un compagno"
"E' una cosa seria?"
"Tu che dici?" Con fare vezzoso aveva mosso le dita della manina, facendo risplendere la pietra dell'anello. E poi si era alzata in piedi, sentendosi afferrare al polso. Aveva girato il viso a guardarlo, senza scomporsi
"Te ne sei andata senza dire una parola"
"Perchè non c'era più niente da dire, ho visto come baciavi l'altra. Cosa volevi? Una sfuriata?"
"Volevo che tu avessi una vita migliore"
"Volevi quella che tu reputavi essere una compagna migliore"
"Ce l'hai ancora con me?"
"No. Non più. E' passato tanto tempo, e sono cambiate tante cose"
"Tu, però, sei sempre bellissima"

Si era alzato in piedi, e la superava di parecchio, cosi aveva chinato il viso per parlarle

"Passa con me questa notte. Un' ultima notte. O dammi almeno un bacio, per salutarci come si deve" aveva sussurrato, con in mente l'idea che forse un bacio ne avrebbe tirato un altro, con sè. Kim aveva preso qualche minuto per pensare bene alla risposta, scrutandolo in silenzio. E poi aveva schiuso le labbra, sussurrando a sua volta.

"Queste cose, Daniel, capitano solo nei film. Io me ne sono andata da te anni fa. Tu te ne eri già andato, da me, qualche settimana prima. E se pensi che per una scopata o una pomiciata farei del male alla persona con cui divido la mia vita...bada bene, Daniel, la vita. Non un loft o una cena al cinese. Ma la vita. Dicevo, se pensi questo...allora non fai altro che rendermi più felice della mia scelta di averti girato il culo. Adesso lasciami il polso, perchè è ora che io torni a casa, e mi spiacerebbe farlo con la tua mano attaccata li"

Se ne era andata, lasciandolo li in piedi al tavolo, solo come l'aveva trovato. Lui le aveva allungato un biglietto, nel caso lei cambiasse idea, che la Strega aveva  abbandonato in borsa. Dopo aver preso Maya a braccetto, con Offa che svolazzava felice intorno, si era pregustata con calma il momento in cui Neal sarebbe rincasato e lei gli sarebbe corso incontro, finendo con il saltargli addosso, in un rituale che ormai sapeva di casa, di coppia, di vita insieme.

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Kim si alza in piedi, accostandosi alla finestra finchè non sente le gambe premere contro il muro. Solleva in aria il biglietto, usando la telecinesi. E, sfruttando il potere del vento, tagliuzza il cartoncino in minuscoli pezzi, che un refolo d'aria fredda va a spargere lontano, finendo col trascinarli via chissà dove. Non aveva bisogno di ripensarci su, per capire che Daniel non era la sua felicità.

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Ho ripreso ad andare a lavoro, e a parte qualche increscioso episodio con la maleducazione di un nuovo commosso, direi che va tutto piuttosto bene. I Vizi sono ancora qui, assieme ai nostri litigi. Ma ormai abbiamo capito come fare, per evitare di ammazzarci a vicenda. Ci sappiamo gestire, insomma. Il letto è un campo di battaglia, ci sono borchie e catenine un pò ovunque. Neal si è messo d'impegno, a strapparmi di dosso i vestiti, e a breve mi toccherà ripulire. Di tanto in tanto, la gelosia si affaccia in quei suoi occhi minacciosi, e gli fa piegare le labbra in un adorabile broncio. Di tanto in tanto, sente il bisogno di rivendicarmi come sua, e ancora più spesso di sentirsi dire quanto io gli appartenga. Penso faccia parte della sua natura lupesca, in pratica. Una natura che l'ha reso ancora più muscoloso. Di nuovo. Domani approfitterò del suo dormicchiare per misurargli l'ampiezza delle braccia e delle spalle. Probabilmente mi toccherà ripulire la mia bava da terra. E' buffo vedere quanto all'inizio odiasse certe mie mise, e quanto invece ora lo stuzzichi vedermi in qualche look esotico, zingareggiante. Fa anche questo parte della sua natura, quello di uomo ipercritico e borbottante. Ha una bella gatta da pelare, con questa faccenda del branco rivale. Spero torni da me tutto intero. Spero che il suo gruppo sia abbastanza forte da mettere fine al problema una volta per tutte. Oggi ho preso un depliant, passando da un'agenzia di viaggi, sull'Italia. A noi non interessano alberghi di lusso o esperienze culturali d'impatto, basterebbe solo partire. Ci sono cosi tanti progetti, che se ci penso con calma credo che una vita sola non basterà a fare tutto. Progetti, tantissimi progetti. E questo sciocco lupo, quando mi stringe la notte, ogni tanto fa una carezzina al basso ventre. Ed io sento un groppo in gola, che non riesco a ingoiare nemmeno con un suo bacio. Progetti. Cazzo, quanto vorrei che i vizi non ci fossero.

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Kim ha portato a casa uno di questi volantini. In realtà è finito nella borsa della spesa non sa neppure lei come, e nello svuotarla è scivolato sul ripiano della cucina. Neal trova il volantino in cucina, da' un occhio al numero a tanti zeri, e poi bada al resto. Quando Kim passera' di nuovo da quelle parti, trova il volantino appiccicato con una gomma da masticare ad un foglio stampato da una pagina internet sul cannibalismo

"<fa una foto al collage di Neal sul frigorifero> 
Che diamine è tutto ciò?"

"C'e' davvero bisogno che te lo spieghi, amore?"

"O_O si.Spiegami perchè hai portato un volantino del fangtasia dove fanno una serata "mostrami le tette" e ci hai appiccicato sopra una pagina sul cannibalismo. Vuoi andare a sbranare tette? >.> Non capisco."

"Io? Tu piuttosto spiegami per quale motivo hai lasciato il volantino su un concorso sulle tette al fantgasia sulla penisola in modo che io vedessi. Tu non mostri le tue tette a nessuno sciocca strega, le tue tette sono private."

"Io non ho lasciato niente...sarà una di quelle cose che mettono nella busta della spesa, per pubblicità. Non me ne sono mica accorta.  L'altro giorno ce n'era uno che invitava gli uomini a farsi il controllo della prostata, ma non mi pare che tu sia andato a farti infilare un dito nel culo, no?  Sei carino quando sei geloso :3 io sono una sciocca strega e tu un lupastro geloso...adesso mi sfilo via la maglia e resto tutto il giorno con le tette, privatamente, al vento per te :3 ti va? frrr <3"

"Allora non hai intenzione di fare quella roba..con le tette di fuori..stupidi biglietti e stupidi supermercati. Non andremo piu' a fare la spesa in quel posto. Parola mia. Beh..mi sono convinto a mandarti a lavoro vestita quel modo..ma questo non voleva dire che potevi andare in uno streap club a mostrare le tette per aver in cambio degli inutili gingilli, tu sei mia cazzo. Hum..si, facciamo che stai senza maglia ed io ti lecco un po' fin quando non mi sposti la testa."

"Non lo avevo neppure letto, a dir la verità. Stavo dando un'occhiata adesso. Amore, non esagerare, è solo pubblicità mica la fanno loro questa gara <3 Quando fai cosi mi viene solo voglia di baciarti :3 mi piace che ti guardi le tue cose. Niente streap club...d'altronde, com'è che avevi detto? Il mercato dell'eros è in netto calo, le linee erotiche non sono questo granchè, e il lavoro da ballerina rende meno della commessa...lo sappiamo da mesi. Da prima che fossi ufficialmente tua :3 gnam, ti mordo di baci. Dio si. Mi sa che oggi mi sdraio sulla penisola, alla faccia del volantino <3 Chissà, magari in un futuro non troppo lontano parteciperò alla gara per il pancione più bello :3"

"Non ti spaventa piu' l'idea di avere figli con me, vero?"

"Posso essere sincera, con te. Quindi...Se non ci fossero i vizi, mi farei mettere incinta anche oggi."

Dall'altra parte, tutto tace. E' Kim a scrivere di nuovo.

"Sei felice? :3"

":3...si, giusto un pochino"

"Fammi un esempio di questo pochino"

"Beh...pochino tipo...che forse il benzinaio ha capito che aspettiamo gia dei bambini. (// benzinaio sta a 6 km )"




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