domenica 27 ottobre 2013
Ottobre 2013 - BonTemps
Rubare con addosso la febbre non è il massimo. Non le è neanche quando hai il ciclo. Nè quando hai il raffreddore. Quando ci sono -5 gradi, quando ce ne sono 40. Rubare è stancante quando non mangi da giorni, e lo è quando hai mangiato troppo. Insomma non viene sempre, la voglia di rubare, e in genere lo faccio quando sono proprio costretta. Se trovo qualcuno a cui leggere la mano, o le carte, e riesco a racimolare qualcosa allora rubare non mi interessa. Alcuni potrebbero pensare che, in fondo, è rubare anche quello. In realtà no, non lo è...vendo alla gente ciò che vorrebbero sentirsi dire, e il tutto ad un prezzo ragionevole. Nel linguaggio comune questa si chiama compravendita, non furto. Comunque sia, qualche giorno dopo lo scoppio del potere ho avuto la febbre. Sono rimasta "ferma" per qualche giorno, ed alla fine avevo fame da morire. Niente elemosine, non mi piacciono, non finchè avrò la forza di procurarmi da me il pane. Capita, quindi, che io il pane me lo procuri sul campo. E quando dico campo, intendo proprio un orto...oppure, sfrutto i cassonetti. La gente non sa più il significato della parola fame e butta un mucchio di roba ancora passabile, perfettamente commestibile. Come la mattina in cui ho conosciuto Neal. Avevo recuperato un mezzo hamburger pulito proprio dalla cima di un cestino dei rifiuti, giù al parco, e stavo per addentarlo quando la sua voce mi ha interrotto
"So che non sono affari miei ma, dentro ci sono i cetriolini. A nessuno piacciono i cetriolini.Sono lessi"
"Uhm...direi che questo non ne ha. Forse chi l'ha ordinato amava i cetriolini e l'ha mangiato per primo»
"Non dire sciocchezze, nessuno ama i cetriolini"
Ci siamo seduti vicini, lui con la bocca sporca di tacos, io che tra le mani stringevo il mio hamburger quasi nuovo e abbiamo iniziato a parlare. Parlare con la gente, attaccare bottone, non mi dispiace perchè è un modo per sentire meno la solitudine dei miei giorni. Ma devo ammettere che, nel fare questo, Neal sembra essere persino più bravo di me...parla un sacco!
Siamo diventati soci, perchè lui fa un pò ciò che faccio io ma regolarmente, ed è meglio organizzato. Ha provato a spiegarmi due tre cose ma non ci ho capito subito granchè... e continuo a pensare che, dopotutto, io non gli sia poi cosi necessaria per il suo giro d'affari.
Ma lui sembra abituato a fare le cose al contrario, a fare prima ciò che gli piace e poi ciò che deve, e in questo rapporto non c'è niente che possa definire "in regola".
Non è un rapporto romantico.
Il primo bacio sapeva di disinfettante, sangue e cioccolato. Me l'ha dato a tradimento seduti dentro un tunnel di cemento, mentre ancora masticavo un Mars, poco dopo avergli medicato le deliziose ferite da pestaggio che aveva addosso. Io mi sono incazzata, perchè odio che siano gli altri a prendere l'iniziativa, e quindi poi l'ho baciato io. Mi pare corretto, insomma.
"Ah..il motivo.. oltre al fatto che me lo dovevi e non lo hai fatto, a me piace fottutamente tanto il cioccolato".
Il primo ballo è stato in uno streapclub, tra spogliarelliste e vecchi bavosi, mentre sfilavo portafogli ad ubriachi strafatti e lui mi faceva da palo. E quando dico "palo" intendo proprio che gli ballavo addosso, intorno, nascondendo ciò che sfilavo dalle tasche altrui nelle sue. Forse mi ci strusciavo contro un pò più del necessario. Ma è perchè mi piace, come sta il mio corpo contro il suo, mi piace cercarne il contatto. Non solo il contatto. Vabbè, ci siamo capiti.
"L’ho gia detto che amo il mio lavoro? L’ho fatto ?"
Il primo bagno si è concluso con lui che mi mandava a fanculo, che mi metteva a forza in bocca la sigaretta e mi tirava contro l'accappatoio, perchè facevo la "sostenuta". E' stato la mattina dopo l'omicidio di Vince, e lui era incazzato come una biscia perchè non ero affabile e cordiale come al solito..ma questa è solo la sua versione ufficiale, mi sa che a farlo impazzire è stata un pò l'ansia.
"Senti finiscila, mi fai incazzare. Te ne vai a fanculo a fare chissa cosa, mi dici che potresti lasciarci la pelle, nonostante tutto non fai come ti dico, rischi di morire, te ne torni qua splendida e splendente con il tuo fottuto senso dell'humor di merda... io ti spoglio, ti do' la mia vasca e ti sto ,PENSA TU, perfino a sentire e tu fai la sostenuta? »
Non gli piace che gli si disubbidisca, non gli piace preoccuparsi di qualcuno di diverso da lui. Anche se poi con me lo fa, esibendosi in premure a cui non sono abituata e che mi fanno sentire strana, ed è una sensazione bella. A lui il gelato alla vaniglia non piace, piace a me, eppure il congelatore ne è pieno. E se va ad uno di quei matrimoni eleganti se ne torna con una cinquantina di tartine coi gamberi. Mi ha messo a disposizione la sua casa, il suo whiskey, e tutta una serie di modi burberi che però nascondono gesti bellissimi. Ogni tanto, si scorda di fare lo stronzo, e sorride in un modo che...
Vabbè...alla fine è successo che mi sto innamorando. Credo sia iniziato quando ho dormito nel suo letto e lui non c'era, è tornato in mattinata. Ho sentito la porta aprirsi, e i suoi passi dirigersi verso la porta. In realtà temevo mi svegliasse con frasi a effetto tipo "Donna, c'è qui per te un uccello pronto a cinguettare". Ma no...lui non è cosi. Si è spogliato, e mi ha sistemato addosso la coperta che era scivolata fino alla vita. Mi ha rimboccato le coperte. Stupido ragazzo che fa ste cose e mi fa sentire ancora più stupida di quanto non sia lui.
So che sto sbagliando tutto, la collanina di Baba che batte nell'incavo dei miei seni quando cammino è come un monito sottile. Mi sussurra che non sono fatta per lui, che sbotterà come Daniel e mi tirerà un calcio in culo quando sarà stanco. Forse non proprio come Daniel, ma probabilmente lui non ha voglia di un legame fisso, quasi quanto io non ho voglia di cercarmi altra compagnia. E non si possono cambiare le persone è...sbagliato, è contro natura. Sono sempre stata convinta che le promesse d'amore, le fedine, i matrimoni, i fidanzamenti fossero tutte cazzate. Piacevoli, stancanti, costose cazzate. Il gesto più bello che puoi fare verso qualcuno non è sposarlo, ma è scegliere lui ogni giorno. Alzarti col pensiero che, anche quel giorno, tu hai scelto di avere lui nella tua testa, nel tuo letto, nel cuore, nei polmoni. Non sei costretto, lo vuoi.
Anche se questo qualcuno usa le tue gonne a fiori per lucidare la moto convinto che sia uno straccio.
Anche se questo qualcuno lancia i telecomandi contro la tv perchè trasmettono"Sabrina vita da strega".
Anche se questo qualcuno non sente quello che provi tu...
...Ecco, a quest'ultima opzione sono talmente abituata ormai che non ci faccio neanche più caso. E' un pò il motivo ricorrente della mia vita. Io sento cose, per gli altri, che loro non sentono.
Cazzo quant'è smielosa, questa pagina.
Comunque...Vince è morto, e forse io ed Enoch siamo parenti. Direi che il fatto che Neal abbia lasciato cadere il discorso della lettera è un pensiero del tutto trascurabile, al momento.
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